Secondo mercoledì da leoni al Maracanà. Per la prima divisione si affrontano due squadre dagli umori differenti. Settimana di riflessione per il NAS Bridgestone, da me personalmente commentata la scorsa settimana e chiamata al riscatto dopo una sonora ma troppo pesante sconfitta con Cral Comune Cagliari. All’opposto morale buono e tanta voglia di confermarsi per Banca di Credito Sardo, reduce da una convincente vittoria ai danni della Capitaneria La Ninfea.
Arbitra il giovane signor Cangemi.
Primo tempo
Approccio molto tattico e coperto delle due squadre che, un po imprecise nella zona nevralgica del campo e nervose, si studiano per dieci minuti buoni in cui l’unica azione degna di nota è un insidioso tiro da fuori di
Meloni al 2° minuto.
15° Improvvisa fiammata Bridgestone:
Meloni prende palla centralmente e dal limite scaglia un potente destro imparabile per Muaina. 1a0.
20° Ancora Bridgestone pericolosa con una fitta serie di scambi rasoterra
Camboni-De Fabiis-
Meloni con conclusione di quest’ultimo e salvataggio sulla linea di
Musa con un gran gesto atletico. Classico intervento che vale quanto un gol..
22° Si vede la Banca con
Lojelo che, a seguito di una rapida incursione centrale, scarica un velenoso tiro di punta verso la porta avversaria. Palla a lato di un soffio.
25° Il terreno scivoloso per via della pioggia rende difficile il controllo di palla e può giocare brutti scherzi. E infatti: clamorosa indecisione difensiva dei due centrali Bridgestone e
Piscedda è bravo a cogliere l’attimo: diagonale chirurgico ed è 1a1.
Ripresa
I sette di Banca di Credito, sulle ali dell’entusiasmo per il gol raggiunto sul finale del primo tempo, ripartono decisi a completare la rimonta effettuando il sorpasso.
2° Corner battuto a uscire, dal limite
Cuboni lascia partire un destro perfetto: forte,basso,preciso e letale. Nuovo vantaggio Banca: 2a1
4° Nuova percussione centrale dell’ottimo Cubani che dal cerchio di centrocampo, di destro pennella per
Musa che deve solo piazzare a rete. Banca di Credito dilaga 3a1
5°
Musa , presenza costante in zona gol, prova a chiudere i conti con una forte conclusione a tu per tu col portiere, dopo aver vinto un rimpallo in area. Errore incredibile.
7° Roberto
Rubiu, giovane attaccante di Banca di Credito, semina il panico infilandosi tra le maglie di una difesa in visibilissima difficoltà, con grande rapidità e con la palla sempre incollata ai piedi. L’azione non si concretizza ma Banca che crea sempre pericoli.
10° Esce fuori l’orgoglio Bridgestone. Punizione di
Camboni, miracolo del portiere che con un guizzo felino leva letteralmente la palla dall’incrocio; sulla respinta arriva
Mazziotto che calcia a botta sicura colpendo la traversa. La porta probabilmente ancora trema, ma il risultato non cambia.
11° Sale in cattedra
Meloni, uomo simbolo della sua squadra, che come ogni fuoriclasse esce fuori nel momento di difficoltà, quando c’è veramente bisogno di cambiare le cose. E lui non tradisce: vince un rimpallo in aria in mezzo a un grappolo di uomini e da pochi metri non sbaglia. Inizia la riscossa: è 3a2.
18° L’arbitro Cangemi fischia un calcio di punizione dal limite per un contestatissimo fallo di mano di Sergio
Argiolas.
De Fabiis sente che è la sua mattonella e si prende l’onere di calciare a rete. Non sbaglia. 3a3pareggio raggiunto e missione compiuta per Bridgestone.
Partita molto nervosa e piuttosto fisica, che sa di occasione sprecata per Banca di Credito che, nonostante il doppio vantaggio non ha avuto la concentrazione e probabilmente la condizione fisica necessaria per arginare gli attacchi finali di Bridgestone. Ha dalla sua due ottimi attaccanti come il migliore in campo della giornata
Cuboni: polmoni d’acciaio, tanta grinta e pericolo costante, a tratti ha fatto reparto da solo, e
Rubiu, anch’ egli tra i migliori, giovane,rapido e dotato di buona tecnica e tenacia per ricavarsi lo spazzio necessario per far male là davanti.
Bridgestone raggiunge il pareggio giocando più col cuore che col gioco di squadra. Rimangono le preoccupanti amnesie difensive riscontrate anche nella partita d’esordio e ancora da risolvere il problema portiere. Intendiamoci, non che
Pani abbia sfigurato in un ruolo non suo, che tra l’altro è forse il più delicato; ma forse, proprio per questo, la consapevolezza di avere un numero 1 naturale tra i pali, infonderebbe più sicurezza nella difesa che è il reparto più sotto esame.
Un punto in due partite è poca roba, ma con questo
Meloni confermatosi a livelli altissimi, migliore in campo a parimerito con Cubani, e mettendo in gioco dal primo all’ultimo minuto l’ormai consolidato cuore-Bridgestone, tutto è possibile. In bocca al lupo a tutti.