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MARACANA' INTERAZIENDALE 2015/16 CRONACA
Giornata Data Ora Campo Squadre Ris. Opzioni
2a Divisione
2a giornata

       
GIO 21/01/2016 19:00 DonBosco-A  Telecom CBS NSC
Ruzzu Piergiorgio
Astero Carlo
-  Italcementi Group
Caria Andrea
Ortu Yuri
gioco scorretto Di Santi Marco
proteste Incani Mario
ingiurie Ortu Yuri
3 - 2
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CRONACA DELLA PARTITA - [1683 view]
Maurizio
21/01/2016
22:39

4.702 batt.

Telecom corsara vince in rimonta

Italcementi nel finale perde testa e partita
 


Telecom si aggiudica con una insperata rimonta nel finale una gara che sembrava in pieno controllo di Italcementi, che con un finale assurdo e decisamente inspiegabile, visto che a 5 minuti dal termine era avanti di 2 reti, perde la gara ma perde soprattutto la testa e la faccia, visto che nulla può giustificare il teatrino messo in piedi da Luigi Sculco e dal resto della squadra.
L’arbitro fa parte delle casualità del gioco, come un palo colpito, un tiro che esce per un soffio o un autorete sfortunata, e se non si è in grado di accettare questa cosa allora sarebbe meglio dedicarsi ad altro.
La protesta può starci, qualche volta può essere più vibrata, ma certamente non è accettabile nei termini e nei modi messi in scena oggi, culminata tra l’altro con l’incredibile rifiuto di riprendere il gioco dopo essere passati in svantaggio, come a voler incolpare arbitro e avversari delle proprie mancanze.
Questo torneo, chi lo organizza, chi lo gioca e chi viene designato a dirigere le gare merita rispetto, quello che oggi quasi tutta Italcementi ha deciso di calpestare.
 
In cronaca gara decisamente bloccata in avvio, e le emozioni arrivano con il contagocce.
Il primo a centrale lo specchio è Yuri Ortu, con un destro a mezza a altezza ben contratto da un attento Verafede.
La prima conclusione veramente pericolosa per Telecom arriva all’11° con Tiddia, che dopo essersi liberato sulla tre quarti di un avversario calcia poi debolmente tra le braccia di Cocco.
Al 15° Sculco incrocia un bel diagonale dal limite sul quale Verafede è bravo a deviare la sfera a lato.
Al 18° si rivede Telecom con Calledda, che incrocia un destro dal limite bloccato in due tempi da Cocco.
Al 23° Montisci dal limite pesca in area Tiddia, che si libera di un avversario ma poi calcia malamente sul fondo.
Finisce cosi a reti inviolate una prima frazione fin qui povera di emozioni, con le due squadre chiuse e bloccate che giocano a ritmi blandi e faticano di conseguenza a trovare spazi e creare pericoli verso la porta avversaria.
 
Ad inizio ripresa Italcementi prova ad alzare i ritmi, e quanto meno si insedia con maggiore insistenza nella metacampo avversaria, ed al 3° va vicina al goal con Sanna, che dopo essersi liberato al limite di un avversario esplode un destro violentissimo sul quale Verafede deve superarsi per deviare il pallone a lato.
Al 9° Sculco può calciare indisturbato dal limite ma alza troppo la mira, con la sfera che finisce cosi per sorvolare la traversa.
Italcementi attacca ma l’occasione più grossa la crea Telecom, con Ruzzu che dopo una bella azione dei suoi può calciare indisturbato a tu per tu con Cocco a pochi passi dalla linea di porta, ma il tiro è fiacco e Cocco riesce a respingere di piede.
E come speso capita, a goal mangiato arriva spesso goal subito, con Caria che un minuto dopo si incunea in area dalla destra e poi incrocia un diagonale imprendibile per Verafede: 0 a 1
Telecom sembra accusare il colpo, ed al 14° su un angolo dalla destra battuto da Caria si dimentica in area di Ortu, che senza grosse difficoltà può insaccare sotto porta di destro: 0 a 2
Al 19° Astero entra in area dalla sinistra e poi calcia di destro in porta; Cocco respinge il tiro ma nulla può : sul successivo tap in dello stesso Astero: 1 a 2  
Italcementi è inspiegabilmente nervosissima, ed a farne le spese è Yuri Ortu, al 20° che viene espulso per qualche parola di troppo al direttore di gara, costringendo cosi i suoi a giocare in inferiorità numerica i restanti minuti finali.
L’assedio confuso ma volenteroso di Telecom produce al 24° un angolo dalla sinistra che Massimo Oppo batte pescando dalla parte opposta Ruzzu, che sotto porta insacca di testa: 2 a 2
Non è finita qui perché proprio alla scadere Ruzzu riceve palla in area da Massino Oppo e di destro batte ancora una volta Cocco: 3 a 2
Come già descritto a questo punto Italcementi si rifiuta di riprendere il gioco , ed il risultato viene quindi omologato con la vittoria di Telecom per 3 a 2
 
Dopo quanto è successo oggi citare i singoli , soprattutto tra le file di Italcementi, non mi sembra il caso.
Mi limito, oltre ad apprezzare la positiva prova di tutto il collettivo Teleco, ad assegnare la coppa di Uomo Alan a Piergiorgio Ruzzu ,m assolutamente determinante con la doppietta nei minuti finali dell’incontro.
 
Angelo
24/01/2016
15:35
Inserisco il commento sullo spazio interno al sito e non visulaizzabile da facebook in quanto ritengo che le nostre cose ce le dobbiamo risolvere all'intero dei nostri spazi.

Peccato Luigi, potevi utilizzare questo spazio per fare autocritica e magari lanciare qua e la qualche parolina di scusa, a mio modo di vedere sarebbe stato buono e giusto. Così non è…ne prendiamo atto.
Voglio solo chiarire alcuni punti perché personalmente non ti avrei nemmeno risposto ma siccome non tiri in ballo solo me ma soprattutto i miei cronisti, il vice Presidente, la sezione arbitrale e la squadra Telecom Italia, ho il dovere di mettere in chiaro alcune cose.
 
Parli di incapacità e malafede dell’arbitro e dici “…Questo signore non fa parte della casualità del gioco, è lui stesso giocatore quando decide di cambiare le sorti di una partita già vinta sul campo “. Ebbene, l’unico provvedimento  preso dal Sig. D’Angelo che possiamo ritenere penalizzante e che possa aver influito sulla gara è l’espulsione di Ortu. Credo che tutto si potrà dire meno che sia stata un’espulsione ingiusta. Se arrivi tu stesso ad ammettere che era sacrosanta si capisce bene di cosa stiamo parlando. Quindi, lasciare la squadra in 6 col risultato ancora a favore è si un gravissimo errore che può cambiare le sorti di una partita già vinta sul campo….. ma non dell’arbitro, certamente del vostro giocatore. Tu dici che anche in Telecom alcuni hanno rivolto le stesse ingiurie e parolacce al direttore di gara, peccato che tutti questi insulti li abbia sentiti solo tu.

Per quanto riguarda poi quello che tu chiami teatrino, l’arbitro e l’organizzazione che scherzano durante la gara, fa parte di un normale rapporto fra persone che arrivano in campo per passere una sana ora di sport amatoriale, provando in tutti i modi di sdrammatizzare almeno le nostre partite amatoriali. Capisco che con la “tua” cultura sportiva che ti impone arroganza verso organizzazione, arbitri e avversari abbia difficoltà a concepire questo nostro atteggiamento amichevole, ma nel nostro torneo è così, si prova ad essere cordiali un po con tutti.

Infine, cerchi di far passare l’idea che il sottoscritto presidente dell’associazione, col vice presidente (giocatore di Telecom Italia…. incredibile scandalo tutto italiano) assieme al direttore di gara, abbiano tramato per far si che Telecom Italia potesse recuperare in pochi minuti una gara oramai persa. Tu, che pensi di essere tanto acuto, avresti dovuto capire che se il sottoscritto presidente dell’associazione organizzatrice avesse voluto agevolare la squadra dell’azienda dove presta servizio da ben 38 anni, bastava che negassi la possibilità di giocare al vostro portiere, presentatosi senza certificato medico.Ma siccome capisco i sacrifici e le difficoltà di una squadra che fa 80 Km, fra  andata e ritorno per venire a giocare il Maracanà, ho pensato di dargli una deroga e farmelo inviare dopo la visita prenotata per il secondo giorno successivo.
 
Voglio chiudere, dicendo che Yuri Ortu l’altro giorno ha sbroccato malamente. Però, ad un certo punto, si è reso conto di ciò che stava facendo, del suo inspiegabile atteggiamento ed è venuto prontamente a scusarsi, dimostrando di essere una brava persona, un uomo che sa capire quando sbaglia e che proprio perché è un uomo sa chiedere scusa. Ecco …tu avresti dovuto prendere esempio da lui.

Buona domenica.
 
©2004-2024 Alberto Tiddia - Riproduzione vietata.