doccia gelata per I Mulini!
I biancoverdi mantengono il pallino del gioco per ampi tratti del match, ma in vantaggio di due reti si fanno rimontare all'ultimo secondo.
Al fischio finale, la delusione serpeggia fra
Velati e compagni, consapevoli di aver buttato al vento l'occasione di prendersi i primi tre punti stagionali. Per quanto riguarda l'Elasto Meccanica TP, bisogna sicuramente far loro i complimenti per non aver mai mollato, ma quest'oggi la squadra di capitan
Scarano ha dimostrato una troppo marcata dipendenza dal talento tecnico di Diego
Podda.
Di seguito, la cronaca del match arbitrato dal sig.
Melis.
PRIMO TEMPO:
Le prime fasi del match sono piuttosto contratte, forse a causa dei risultati precedenti non proprio esaltanti di entrambe le squadre, che genera un po' di timore reverenziale in ambedue le compagini.
Dobbiamo così attendere il 12' per il primo sussulto, con
Fadda che pesca bene
Palagino in area, ma la conclusione del ventisettenne attaccante è centrale e non crea troppi problemi a
Scarano.
Due minuti dopo, occasionissima per G.
Ledda, che servito dalla sinistra con una palla rasoterra, spreca calciando sul fondo. Giusto il tempo di rimettere in gioco il pallone, che
Schirru da un primo saggio delle sue qualità balistiche: dalla trequarti, il numero 21 biancoverde si ritaglia bene lo spazio per la conclusione e lascia partire un bolide che centra in pieno la base del palo.
I Mulini si fa preferire all'Elasto Meccanica TP, soprattutto quando inizia a giocare a due o tre tocchi, mandando in difficoltà gli avversari. In diverse occasioni, infatti, i biancoverdi riescono ad arrivare nei pressi della porta avversaria, senza però riuscire a trovare la via del goal. Ma è solo questione di tempo.
Infatti, al 21',
Riccardo Schirru approfitta di un errore della difesa avversaria per arrivare per primo sul pallone e, leggermente defilato sulla destra, scaglia un siluro terra-aria che si insacca all'incrocio, sul palo lontano. Un "golasso" per il talentuoso centrocampista, che fa esplodere di gioia tutta la panchina biancoverde.
0-1
Gli ultimi minuti della prima frazione scivolano via senza particolari sussulti, se si eccettua un tiro dalla distanza di Diego
Podda.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa, però, la musica pare cambiare. I Mulini viene infatti colpito a freddo da
Diego Podda che, con un destro da fuori, fa secco
Velati sul palo alla sua destra.
1-1
I biancoverdi non ci stanno, e qui sale in cattedra
Simone Palagino. Al 7', infatti, esplode un bel sinistro dal limite, che
Scarano respinge a due mani.
Un minuto dopo, trova il goal del nuovo vantaggio. La facilità con la quale ruba il tempo al difensore su una palla che sembrava morta è quasi disarmante, poi il resto è una formalità per uno come lui: a tu per tu col portiere, lo fulmina col piattone.
1-2
Al 13' ancora I Mulini, con un tiro-cross dalla sinistra che attraversa tutta l'area e pesca, completamente solo,
Fadda. Il numero 6 biancoverde fallisce, però, il goal dell'1-3.
L'Elasto Meccanica TP soffre la qualità dei palleggiatori de I Mulini, e si affida ai lampi dei singoli per rendersi pericoloso. E' il caso di
Tocco che, al 16', prova a sorprendere
Velati con un destro da fuori, ma centra in pieno il palo.
I Mulini capisce che deve chiudere al più presto la pratica, e si incarica di questo compito
Simone Palagino che, su assist di
Piras, supera
Scarano con un piattone in quello che può essere tranquillamente definito un rigore in movimento.
1-3
Parlavamo di un'Elasto Meccanica TP che si affida ai lampi dei singoli. Ebbene, negli ultimi quattro minuti, il singolo in questione è
Diego Podda, che al 21' accorcia le distanze direttamente su calcio di punizione, con la complicità di
Velati.
2-3
Poi, ad una manciata di secondi dalla fine, pesca il jolly con un destro da fuori. Tripletta e clamoroso pareggio.
3-3
In mezzo al tremendo uno-due, l'ennesimo tentativo di uno scatenato
Palagino, che supera
Scarano in uscita ma, da posizione defilata, colpisce il palo. Col senno di poi, sarebbe stato il goal vittoria.
IL MIGLIORE:
A suon di goal, quest'oggi si sono candidati al ruolo di best player due giocatori: Diego
Podda da una parte e Simone
Palagino dall'altra. A uscirne vincitore, a mio modesto parere, è
Simone Palagino (CM I Mulini). Nonostante un goal in meno rispetto al "collega",
Palagino entra più nel vivo del match, dando sensibilmente peso all'attacco dei biancoverdi. Quel palo a fine gara gli ha negato la tripletta e, con essa, la possibilità di portare quasi da solo i primi tre punti in casa I Mulini, ma non cancella ciò che di buono ha fatto stasera.
NOTE DI MERITO:
Elasto Meccanica TP: ha perso di un soffio la corsa al migliore in campo, ma indubbiamente
Diego Podda ha dimostrato quest'oggi che il suo destro darà parecchi problemi ai portieri avversari. Per disinnescare il suo tiro potente e preciso, bisognerebbe arginarlo prima che veda la porta: il problema, però, è che
Podda sa ritagliarsi bene lo spazio per calciare, mandando fuori giri i diretti marcatori.
Ottima prova anche di capitan
Giorgio Scarano, che difende egregiamente la sua porta. Molto bella la parata sul tentativo del solito
Palagino, ad inizio ripresa.
Infine, cito anche
Davide Tocco: come tutta la sua squadra, quest'oggi va in netta difficoltà di fronte ai palleggiatori avversari, ma quel palo è frutto di una bellissima conclusione, stilisticamente impeccabile, che da sola gli vale l'inserimento fra i migliori dei suoi.
CM I Mulini: grande prestazione in mezzo al campo di
Ivan Fadda. Serve i compagni con appoggi millimetrici (bellissima in particolare nel primo tempo una parallela a premiare l'inserimento in profondità di un compagno), e tutta la squadra gira intorno a lui, autentico faro di centrocampo. Il goal, divorato al 13', sarebbe stato il giusto premio per una partita giocata splendidamente.
Da segnalare anche la buona prestazione di
Riccardo Schirru anche se, dopo un avvio scoppiettamente che lo vede anche realizzare il goal più bello del match, cala un po' nella ripresa. Ma, indubbiamente, la sua squadra non può fare a meno della sua tecnica e della sua capacità di vedere la porta, anche da lontano.