Sono passati tanti anni ormai, quasi 7 anni da quella prima partita commentata, all'età di 20 anni, tra Tiscali Challenge e Saras. Era il 26 ottobre 2007. Quando ho iniziato non pensavo di certo che Alantornei sarebbe divenuta parte fondamentale della mia vita. Credevo si trattasse solo dell'ennesimo espediente giornalistico di cui un ragazzo di 20 anni ha bisogno per fare esperienza. In realtà, nel corso degli anni, più si allontanava il mio desiderio di entrare nel mondo dei media e più cresceva l'amore e il senso di appartenenza nei confronti dell'associazione. Alantornei non è solo Certificati/Goal/Presenze/Cronache. Dietro c'è un gruppo di ragazzi, coordinati dagli ottimi Alberto e Angelo, che vogliono davvero bene al torneo. Non è un caso che poi, gli stessi cronisti, si affezionino ai giocatori in campo e inizino a tifare alcune squadre. Perchè si diventa amici e la cronaca spesso passa veramente in secondo piano, facendo da contorno a tutto il resto. Spesso la partita settimanale non è altro che la scusa per bersi una birretta nel chiosco di Marco, o un semplice momento per cazzeggiare e commentare l'ennesima prova (quasi sempre deludente) del Cagliari. Alantornei è questo. Squadre che offrono il te a tutti, battute a doppio senso dei giocatori, momenti di riflessione e tristezza condivisi insieme con un profondo rispetto.
Nel corso degli anni come spesso succede nelle grandi famiglie si litiga con i giocatori, sopratutto quelli che polemizzano. Ma è sempre stato un piacere incontrare gli stessi che poi, facendo magari la spesa in un supermercato, ti fermano e ti vogliono offrire un caffè ( anche perchè per me è impossibile riconoscere i giocatori senza la maglietta di appartenenza ).

Perchè questa lettera? Perchè oggi è la mia ultima cronaca. Ho deciso, già da un anno, di andare via dall'Italia alla ricerca di qualcosa che mi gratifichi. O semplicemente per cambiare aria. Questo non lo so ancora.
Ci tenevo a ringraziare pubblicamente un po tutti, sopratutto i giocatori e gli arbitri con cui ho legato di più. Grazie a loro i freddi inverni passati a scrivere le cronache spesso sono volati. Senza dimenticarci il grazie ai "coloriti" allenatori che nel corso degli anni mi hanno deliziato con delle "perle" in sardo che mi lasciavano estasiato ogni volta.

Ovviamente il grazie più grande però va alla "Famiglia". A iniziare dalla "coppia di fatto" Angelo e Alberto. Loro sono i genitori e grazie a loro sono cresciuto come persona tantissimo sopratutto perchè, nonostante i problemi che ognuno può avere a casa sua, hanno sempre dimostrato quanto il torneo sia qualcosa di importante, organizzando ogni anno il tutto al meglio per noi e sopratutto per voi.
Il secondo grazie va ai "fratelli". Alcuni li conoscevo già come Danilo e Valentina, altri nuovi come Marco, Stefano, Laura, Andrea, Maurizio e Marta. Senza dimenticarci di Dante e quello scarsissimo portiere di nome Abramo.

Spero davvero che il torneo resista a lungo e per quanto mi riguarda seguirò sempre le partite e verrò, per quanto possibile, sempre alla finale. Ovviamente po pappai gratis!!!

Buon torneo e buon tutto.
Matteo.